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Come disotturare un lavandino

Aggiornato il 20 Ottobre 2025 da Luca Maggi

Un lavandino otturato è uno degli inconvenienti domestici più comuni e fastidiosi. Che si tratti della cucina o del bagno, uno scarico rallentato o bloccato può rapidamente trasformarsi in un problema che ostacola le attività quotidiane. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non è necessario ricorrere subito a un idraulico: con alcune semplici tecniche e un po’ di pazienza, è possibile risolvere la situazione in modo autonomo. In questa guida troverai istruzioni chiare, consigli pratici e soluzioni passo dopo passo per affrontare efficacemente un lavandino otturato, risparmiando tempo e denaro.

Indice

  • 1 Come disotturare un lavandino
  • 2 Altre Cose da Sapere

Come disotturare un lavandino

Quando ci si accorge che l’acqua nel lavandino defluisce lentamente o, peggio ancora, ristagna del tutto, ci si trova di fronte a un problema comune ma spesso fastidioso: l’ostruzione dello scarico. Disotturare un lavandino richiede innanzitutto la comprensione delle cause possibili dell’intasamento, che possono variare da residui di cibo, capelli, sapone solidificato, grassi o corpi estranei accidentalmente caduti nello scarico.

Prima di intervenire, è utile osservare se la situazione riguarda solo il lavandino in questione o se coinvolge altri scarichi nelle vicinanze, come la doccia o il bidet. Se fosse diffuso, il problema potrebbe trovarsi più a valle, nella condotta principale, e in quel caso sarebbe opportuno rivolgersi a un professionista. Se invece l’ostruzione riguarda solo il lavandino, si può procedere con una serie di passaggi graduali, partendo dai metodi più semplici e meno invasivi.

Il primo tentativo da fare consiste nel versare abbondante acqua calda nello scarico. L’acqua calda, specialmente se portata quasi a ebollizione, può sciogliere eventuali accumuli di grasso o sapone che causano l’ostruzione. Si raccomanda di non utilizzare acqua bollente se il lavandino è in ceramica o se le tubature sono in PVC, poiché si rischierebbe di danneggiarle. Se l’acqua calda non è sufficiente, si può passare all’utilizzo di uno sturalavandini a ventosa. Prima di usarlo, è importante tappare eventuali fori di troppo-pieno presenti nel lavandino con un panno umido, così da garantire il massimo effetto della pressione esercitata dalla ventosa. Si riempie il lavandino con un po’ d’acqua, si posiziona la ventosa sopra il foro di scarico e si effettua un movimento energico su e giù. Il cambiamento di pressione dovrebbe aiutare a smuovere o disgregare il tappo che blocca il passaggio dell’acqua.

Se anche la ventosa non dovesse bastare, si può tentare con soluzioni chimiche o naturali. I prodotti chimici specifici per scarichi sono molto efficaci ma vanno maneggiati con attenzione, indossando guanti e facendo attenzione ai vapori che possono essere irritanti. In alternativa, si possono utilizzare rimedi naturali come una miscela di bicarbonato di sodio e aceto. Si versa una tazza di bicarbonato nello scarico, seguita da una tazza di aceto bianco. La reazione effervescente che si genera aiuta a dissolvere le incrostazioni e i residui organici. Dopo aver lasciato agire per almeno mezz’ora, si risciacqua con abbondante acqua calda. Questo metodo è particolarmente indicato per ostruzioni leggere e per la manutenzione periodica degli scarichi.

Se nessuno dei metodi sopra descritti funziona, bisogna procedere con l’ispezione del sifone, il tratto curvo del tubo posto sotto il lavandino, che spesso funge da “trappola” per i detriti. Prima di smontarlo, è fondamentale posizionare un secchio sotto il sifone per raccogliere l’acqua stagnante e i residui che potrebbero fuoriuscire. Svitate con cautela i raccordi che lo tengono fissato, solitamente a mano o con una pinza, e rimuovete il sifone. Pulitelo accuratamente, eliminando ogni traccia di sporco o corpi estranei, quindi rimontatelo assicurandovi che i raccordi siano ben serrati per evitare perdite. Dopo aver riposizionato il sifone, fate scorrere abbondante acqua calda per verificare che il flusso sia tornato regolare e che non vi siano perdite.

Infine, in caso di ostruzioni più profonde, si può ricorrere a una sonda flessibile, detta anche “serpentina” o “molla sturatubi”. Si inserisce la sonda nello scarico e, facendola ruotare, si spinge delicatamente cercando di superare il punto ostruito. Una volta raggiunta l’ostruzione, si esercita una leggera pressione e si muove avanti e indietro per frantumare o agganciare il tappo che impedisce il deflusso dell’acqua. Terminata l’operazione, si ritrae la sonda e si lascia scorrere nuovamente acqua calda per eliminare eventuali residui rimasti nel tubo.

Durante tutte queste operazioni è importante agire con cautela per non danneggiare le tubature o le guarnizioni, evitando di forzare eccessivamente i componenti. L’utilizzo di prodotti chimici aggressivi dovrebbe essere limitato, perché nel tempo possono rovinare le tubature e risultare nocivi per l’ambiente. Una volta risolto il problema, è consigliabile adottare buone pratiche di manutenzione, come l’uso di filtri per evitare che residui di cibo, capelli o altri materiali cadano nello scarico, e la pulizia periodica con acqua calda e bicarbonato. In questo modo si prevengono nuove ostruzioni e si garantisce la lunga efficienza del sistema di scarico.

Altre Cose da Sapere

Quali sono le cause più comuni dell’otturazione di un lavandino?
Le cause principali includono l’accumulo di residui alimentari, capelli, grasso, sapone e piccoli oggetti che accidentalmente finiscono nello scarico. Nel tempo, questi materiali si accumulano e rallentano o bloccano completamente il flusso dell’acqua.

È possibile prevenire le otturazioni?
Sì, prevenire è più facile che risolvere. Si consiglia di evitare di gettare residui di cibo, oli e grassi nello scarico, utilizzare una griglia o filtro per trattenere i detriti più grossi e pulire regolarmente lo scarico con acqua bollente o prodotti naturali come bicarbonato e aceto.

Cosa fare come primo intervento se l’acqua non defluisce?
Per prima cosa, rimuovi eventuali residui visibili dallo scarico. Successivamente, versa dell’acqua bollente nello scarico per sciogliere grassi o sapone. Se non funziona, passa all’uso di una ventosa.

Come si usa la ventosa per disotturare il lavandino?
Riempi il lavandino con un po’ d’acqua, posiziona la ventosa sullo scarico e pompa con energia su e giù, mantenendo la tenuta. Dopo circa 10-15 movimenti, solleva la ventosa. L’ostruzione potrebbe liberarsi grazie alla pressione creata.

Quando è utile usare bicarbonato e aceto?
Questa soluzione è utile per otturazioni leggere causate da grasso o residui organici. Versa mezza tazza di bicarbonato nello scarico, seguita da mezza tazza di aceto. Lascia agire almeno 30 minuti, quindi risciacqua con acqua bollente.

Posso usare prodotti chimici disgorganti?
Sì, ma con cautela. I disgorganti chimici possono essere efficaci, ma sono corrosivi e possono danneggiare tubature vecchie o in plastica. Inoltre, sono nocivi per l’ambiente e la salute. Utilizzali solo se i rimedi naturali e meccanici non funzionano, seguendo scrupolosamente le istruzioni.

Cosa fare se il sifone è ostruito?
Metti un secchio sotto il sifone (la parte curva sotto il lavandino), svita i raccordi e rimuovi delicatamente il sifone. Svuotalo, puliscilo con uno scovolino o uno spazzolino, poi rimontalo assicurandoti che sia ben fissato per evitare perdite.

Quando è necessario chiamare un idraulico?
Se dopo aver provato tutti i rimedi casalinghi l’acqua non defluisce, se riscontri perdite, o se l’ostruzione si trova in profondità nella tubatura, è il momento di affidarsi a un professionista per evitare danni maggiori.

Ci sono rischi nel tentare di disotturare il lavandino da soli?
I rischi principali sono danneggiare le tubature (soprattutto con prodotti chimici), provocare perdite smontando male il sifone, o peggiorare l’ostruzione spingendola più in profondità. Agisci sempre con attenzione, senza forzare eccessivamente.

Ogni quanto è consigliabile fare manutenzione allo scarico del lavandino?
Si consiglia di pulire lo scarico almeno una volta al mese con acqua bollente e, periodicamente, con bicarbonato e aceto. Controlla e svuota il filtro o la griglia regolarmente per evitare accumuli.

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Luca Maggi

About Luca Maggi

Luca Maggi è un blogger appassionato di casa, fai da te, hobby, bellezza, sport e viaggi. Nel suo blog personale si dedica a scrivere articoli dettagliati sui vari aspetti di questi temi, fornendo consigli utili e idee creative ai suoi lettori.

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