Le uve che indicheremo entrano nella produzione dei più pregiati vini della regione, che prendono generalmente il nome dal vitigno stesso, come l’Albana di Romagna, il Sangiovese di Romagna, il Trebbiano di Romagna. Ovviamente i vini indicati non esauriscono l’intero panorama vinicolo dell’Emilia Romagna, ma ne rappresentano una parte ben sviluppata e apprezzata.
L’Albana di Romagna viene prodotto in varie località delle province di Bologna, Ravenna e Forlì e si declina in tre tipologie: l’amabile, di colore giallo paglierino, sapore e profumo fruttati, abbastanza dolce e gradevole come vino da dessert servito fresco; il secco, sempre di colore paglierino, dal sapore asciutto e quindi adatto ai primi piatti ma anche al pesce; lo spumante, secco e molto profumato.
Il Barbera di Linghirano è un vino di un rosso acceso, adatto all’invecchiamento. Ha un tenue odore ‘vinoso’ e un sapore asciutto, pieno e corposo. Particolarmente adatto come vino da fine pasto, servito a temperatura ambiente con i formaggi e i salumi.
Il Fortanella è un vino di un colore rosso rubino, dal profumo delicato e dal gusto sapido e fresco, con una nota frizzante. Prodotto in alcuni comuni parmensi, è un vino da pasto che va servito alla temperatura di 16°C.
C’è poi il Lambrusco, che si differenzia in tre tipologie a seconda della provenienza. Il Lambrusco di Sorbara è di un rosso acceso, sapore asciutto con una vivace schiuma rossa e si presta ad un moderato invecchiamento; adatto a tutto il pasto, è particolarmente apprezzabile con i piatti corposi, come paste ripiene e secondi di carne.
Il Lambrusco grasparossa di Castelvetro è un rosso tendente al cupo, sempre con sapore asciutto e schiuma, che si serve a pasto e si differenzia dall’altro per la provenienza localizzata a Castelvetro e perchè non si presta ad invecchiamento. Infine il Lambrusco salamino di Santa Croce è sempre di rosso intenso e sapore asciutto, ma la schiuma è poco persistente: va bene per tutto il pasto e deve essere servito a temperatura leggermente inferiore a quella ambiente.
Il Monterosso Val d’Arda è invece un vino bianco di colore giallo paglierino che non ha una lunga durata e va bevuto entro l’anno; profumo delicato e sapore asciutto con una vena frizzantina lo rendono adatto al pasto, soprattutto con il pesce.
Il Moscato di Langhirano è un vino bianco con l’aroma caratteristico dell’uva, ma non troppo intenso, e un sapore dolce e gradevole che sposa bene con la frutta, soprattutto se il vino è servito fresco (non freddo).
Il Sangiovese di Romagna è di un rosso rubino, sapore asciutto con retrogusto amarognolo, e va bene per tutto il pasto, dalla pasta al pollame agli arrosti.
Il Trebbiano di Romagna è un vino bianco dal sapore asciutto e intenso, prodotto in quasi tutta l’are viticola delle province di Bologna, Forlì e Ravenna; adatto per tutto il pasto, va servito freddo. Il Trebbiano di Val di Trebbia, detto anche Trebbianino, ha più o meno le stesse caratteristiche, ma viene prodotto soltanto nella provincia di Piacenza, in particolare nella zona di Goli, Travo, Rivergaro e Gazzola.