Hai comprato da poco un aratro? Non sai come iniziare la tua aratura? In questa guida ti svelerò dei piccoli segreti per avere un ottima aratura, senza sprechi di tempo ma soprattutto senza danneggiare il tuo trattore. Comunque devi sapere che non è facile arare e che spesso si compie l’errore di creare molti avvallamenti nel terreno.
Devi sapere che l’aratura è la lavorazione principale più importante e, nonostante oggi ci siano delle valide alternative, rimane il tipo di intervento più indicato in molte situazioni. L’operazione che copie il tuo aratro consiste nel taglio di una fetta di terreno a forma di parallelepipedo e nel suo rivoltamento. Il rivoltamento della fetta è utile per rinnovare lo strato superficiale del terreno e per interrare i concimi organici.
A cosa serve l’aratura
L’aratura è una tecnica agricola che consiste nell’affondare una lama di metallo, chiamata vomere, nel terreno e nel sollevarne e capovolgerne la superficie. Questo processo ha lo scopo di preparare il terreno per la semina o la piantagione, rimuovendo le erbacce, i residui di colture precedenti e migliorando la struttura del suolo.
L’aratura viene eseguita con un aratro, un attrezzo agricolo trainato da un trattore o da animali, che affonda il vomere nel terreno e lo fa avanzare lasciando una solcatura. L’aratura può essere effettuata a diverse profondità, a seconda della tipologia di coltura e delle caratteristiche del terreno.
L’aratura ha diversi benefici per il terreno e le colture. In primo luogo, l’aratura può migliorare la struttura del suolo, rompendo i suoi strati compatti e permettendo l’aerazione e la circolazione dell’acqua. Inoltre, l’aratura può aiutare a ridurre la presenza di erbacce e parassiti, che possono danneggiare le colture, e può favorire la penetrazione delle radici delle piante.
Tuttavia, l’aratura può anche avere alcuni svantaggi. Ad esempio, può causare l’erosione del terreno, il degrado della materia organica e la perdita di nutrienti essenziali. Inoltre, l’aratura può richiedere un grande dispendio di energia e può danneggiare la struttura del terreno in superficie, compromettendo la sua capacità di trattenere l’acqua e di evitare l’erosione.
Come arare
Per arare bene devi sapere che esistono varie tecniche a seconda dell’aratro che usi e della pendenza del terreno. Su un terreno piano e con un aratro che non ti da la possibilità di essere rotato, puoi eseguire o un aratura a colmare o una a scolmare. Per eseguire l’aratura a colmare devi partire dal centro del terreno e poi allargarti arando una volta a destra e una volta a sinistra del solco centrale.
Per arare a scolmare devi partire dalle linee laterali del campo per poi arrivare al centro. Unico inconveniente di questa tecnica è che alla fine del lavoro avrai un solco in mezzo al campo. Se invece ti trovi su un terreno con forte pendenza dovrai arare solo in discesa. Inoltre quando ari devi stare con la ruota del trattore nel solco, in questo modo avrai una maggiore direzionalità.
Ogni quanto eseguire l’aratura
La frequenza con cui bisogna arare un terreno dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di coltura, la consistenza del terreno, il clima e la quantità di pioggia.
In generale, l’aratura viene eseguita una o due volte all’anno, prima di seminare o piantare le colture. Tuttavia, in alcune situazioni può essere necessario arare il terreno più spesso. Ad esempio, se il terreno è molto compatto e duro, può essere necessario arare più volte per migliorare la sua struttura e aumentare la permeabilità all’acqua e all’aria. Al contrario, se il terreno è molto leggero e sabbioso, l’aratura può essere limitata per evitare l’erosione e il degrado della materia organica.
Inoltre, la frequenza dell’aratura può variare a seconda del tipo di coltura. Ad esempio, le colture annuali come il mais o il grano possono richiedere un’aratura più frequente rispetto alle colture perenni come l’erba medica o il trifoglio, che possono essere seminate direttamente in un terreno non arato.
Infine, l’aratura può anche essere limitata o evitata completamente in alcune tecniche di coltivazione, come l’agricoltura di conservazione o la semina diretta. In questi casi, la superficie del terreno viene disturbata il meno possibile per mantenere la sua struttura naturale e ridurre l’erosione del suolo.